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Associazione Nazionale Alpini

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Centenario della Sezione Carnica e del Gruppo di Tolmezzo

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Sabato 10 e domenica 11 giugno 2023 la Sezione ANA Carnica e il Gruppo Alpini “Tita Copetti” di Tolmezzo celebreranno il loro centenario dalla fondazione.

Il programma prevede una prima giornata all’insegna del ricordo della Grande Guerra, alle pendici del Pal Piccolo, nella zona dell’attuale confine italo-austriaco, mentre la seconda giornata è dedicata alle celebrazioni più “istituzionali”.

Di seguito riportiamo la locandina della manifestazione, seguita da alcune brevi note informative sulle località toccate nel corso della giornata di sabato 10 giugno.

Carnica 1
Carnica 2(1)

Il Pal Piccolo – nella lingua di Timau (una delle isole linguistiche tedesche in Friuli) Pal significa “pascolo ripido privo di alberi e arbusti” – è una montagna delle Alpi alta 1886 m. posta in prossimità del Passo di Monte Croce Carnico. Deve la sua importanza ai combattimenti ivi avvenuti nella Prima guerra mondiale, tra il 1915 e il 1917. Sulla cima del monte è allestito un museo all’aperto, dove è possibile visitare i resti delle trincee e dei baraccamenti usati dalle truppe italiane e austroungariche durante il conflitto [v. foto in alto a destra].

La cappella Pal Grande – si legge su Wikipedia -, eretta a Sella Freikofel, fu fatta edificare nel 1915 da Don Janes, cappellano del Battaglione Tolmezzo, poiché i suoi alpini non disponevano di un luogo dove pregare. Tutti i militari parteciparono al progetto, soldati e ufficiali. Il tenente carnico D’Andrea disegnò la chiesetta e i migliori scalpellini del battaglione, diretti dall’alpino Cipolât di Aviano (PN) prepararono i blocchi di roccia viva. Il tenente colonnello Ugo Pizzarello, comandante del battaglione, incaricò il Fragiacomo di dipingere una tela che ricordasse il sacrificio dei tanti ragazzi morti su quei monti, così l’artista veneziano dipinse la famosa Madonna della neve.

La cappella, eretta in pochi mesi, venne benedetta il 2 novembre 1916, alla presenza di autorità civili e militari della zona. Mentre si celebrava la Santa Messa, ci fu un bombardamento austro-ungarico e miracolosamente non ci furono vittime. Per tutti fu un segno della protezione della beata vergine. Così la cappella divenne meta di pellegrinaggi fino all’ottobre del 1917, mese della ritirata di Caporetto, quando la tela della Madonna della Neve prese la via dell’Austria come bottino di guerra. La colonna austro-ungarica però si fermò davanti alla chiesa di Timau e il parroco, Don Mentil, riuscì a sottrarla e a metterla al sicuro, per poi riportare alla fine del conflitto l’opera nella cappella.

I Caduti sepolti nel cimitero del Pal Piccolo, presso la Cappella omonima eretta dal battaglione Val Tagliamento, vennero traslati negli anni ’30 nel nuovo Tempio Ossario di Timau, dove trovarono posto anche i resti dei caduti degli altri cimiteri del settore. Attualmente, presso la cappella di Pal Piccolo, sono ancora presenti delle grandi lapidi con incisi i nomi dei soldati che erano lì sepolti.

 

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